La trattoria Paoli è una delle trattorie più antiche trattorie fiorentine, creata nel 1824 da Pietro Paoli, fu poi con suo figlio Cesare che raggiunse la fama e il successo.
Con Cesare il locale era una pizzicheria con tavolini in marmo, ai quali sedeva una variopinta clientela, come ci racconta Augusto Novelli.
Quando Cesare si ritirò, la gestione della trattoria passò ai suoi fidati commessi Emilio, Tobia, Ottavio e Pietro, essi nel 1909 decisero d'iniziare i restauri del locale affidando il compito all'architetto Andrè, per "rendere la trattoria degna dell'aumentata e nobil clientela".
Fu chiesto ad Andrè d'ispirarsi ai ricordi delle antiche osterie fiorentine, così fu fatto un lavoro di ristrutturazione trecentesca, trasformando la stanza in una nuova-antica taverna a volte massicce, rivestì i muri di artistici zoccoli di legno, decorandoli con intarsi in ceramica di tutti i comuni della Toscana, mentre le pareti furono decorate con le gloriose insigne delle arti fiorentine.
Ulteriori migliorie si ebbero nel 2016, collocando in fondo al salone tre bellissime tele raffiguranti episodi del Decameron di Boccaccio, eseguite dall'illustre pittore Carlo Coppedè.
Tre anni dopo fu aggiunta una saletta, detta "Saletta delle Rose" opera di Galileo Chini e nel 1922 sempre grazie a Galileo Chini fu inaugurata nella saletta principale una tempera raffigurante una cena medievale.
Tutt'oggi come allora, si è rapiti da questa atmosfera medievale che tanto piacque ai suoi clienti e abbiamo testimonianza dei loro commenti e apprezzamenti, per il cibo e per l'ambiente grazie al Volume dei ricordi un libro che fu iniziato nel 1911, un libro che è uno spesso volume artisticamente rilegato in cuoio e che porta dentro i nomi e i pensieri di comuni commensali come d'illustri commensali come: Leoncavallo, Puccini, Pirandello, Paul Goupil, Vincenzo Gemito, Marinetti, Raffaello Romanelli e Spadaro.
Un libro che potrà essere visto all'interno della trattoria e in una versione moderna, ma sempre interessante, potrà essere acquistato.
Ecco un luogo che è stato epicentro della vita culinaria e culturale della Firenze di un tempo e che continua ad essere un luogo di attrazione per la sua cucina, che si basa su piatti della tradizione toscana, come la ribollita, la bistecca e i tagliolini alla Paoli e per la sua atmosfera medieval/novecentesca.
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